


I Genitori consapevoli, una nuova sfida per Agape
Da oltre cinquant’anni il Centro Comunitario Agape è impegnato sul fronte del sostegno alla famiglia ed ai minori. E’ in questo percorso che si inserisce una nuova iniziativa mirata a supportare i genitori che hanno bisogno di una mano per gestire le relazioni sempre più complesse con i propri figli

E’ tutto un equilibrio sopra la follia
La Regione ha impugnato la sentenza del Tar che pone le basi per una soluzione equilibrata dell’assistenza psichiatrica nell’ASP di Reggio Calabria. I numeri dicono che i posti per l’assistenza mancano e i costi per il ricovero dei pazienti in altre province o regioni sono esorbitanti, mentre continua la solitudine dei malati a rischio trasferimento e degli operatori a rischio licenziamento

Prove tecniche di Autonomia Differenziata: fanno i Lep con la statistica di Trilussa
Il Governo rinnega l’obiettivo europeo del 33% di posti disponibili negli asili nido in tutte le regioni. Una scelta profondamente antimeridionalista, perché penalizza soprattutto i bambini del Sud, che smaschera qual è la vera “filosofia” che sta dietro al progetto di Autonomia Differenziata

Marco Rossi-Doria: capire gli adolescenti, non tutto è disagio
Recentemente si fa un gran parlare di disagio giovanile. Molti ritengono che le restrizioni dovute al Covid ed il conseguente isolamento dei ragazzi e dei giovani dentro la bolla dei social e delle relazioni virtuali attraverso lo smartphone, siano stati due fattori scatenanti del disagio. Ma il fenomeno è colto nelle sue dimensioni reali o è ingigantito, etichettando come disagio anche le normali fasi di transizione come l’adolescenza? E quale deve essere il corretto approccio degli adulti? Ludovica Saraceno lo ha chiesto al Maestro di strada Marco Rossi-Doria

Residenze psichiatriche: la stagione degli inganni e del blocco dei ricoveri
Continua il nostro viaggio nel disastrato universo delle residenze psichiatriche calabresi, dove si mischiano antichi ritardi, furberie, cinismo istituzionale, promesse ed impegni disattesi, diritti alla salute negati, rabbia degli operatori e “manicomialità” di ritorno nelle strutture residenziali